Dal dagherrotipo alla gelatina di bromuro d’argento Ottavio Cavalcanti - Antropologo

Editoriali

[…] Tra vapori di iodio, per impressionare un sottile strato d’argento applicato su lastra di rame, e vapori di mercurio, per fare emergere l’immagine magicamente catturata e irriproducibile, vien fatto di inquadrare la figura di Louis-Jacques-Mande Daguerre (1787-1851) in un antro alchemico, che non la sfuma, ma l’ingigantisce per l’esito felice di una ricerca destinata a smentire l’impossibilità di mutare metalli vili in oro. Seguì, in prospettiva storica, “l’età del Collodio”, la seconda epoca della fotografia iniziata a metà del sec. XIX e protrattasi fino al 1880, in cui una lastra di vetro ricoperta di Collodio, soluzione di nitrocellulosa in una miscela di alcool e etere, si immergeva in un’altra soluzione di nitrato d’argento.