Calabria Contadina – 28 ottobre e 31 dicembre 2012

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calabriacontadinaGerard Rohlfs: la Calabria contadina nel Primo Novecento

La Calabria ha un debito di riconoscenza verso Gerhard Rohlfs, famoso glottologo tedesco, che fino a tardissima età, continuò a venire nella nostra regione, ridando dignità soprattutto al dialetto greco-calabro di Bova, da considerare, diceva, ‘monumento nazionale’.
Per oltre 60 anni ha visitato gli angoli più remoti della Calabria, armato di macchina fotografica e con montagne di schede raccolte in scatole per scarpe. Le ricerche dialettali, amava dire, si fanno “coi piedi” oltre che con la testa. L’etimologia dev’essere studiata in stretta relazione con gli oggetti, i manufatti, i fenomeni culturali. Eccolo perciò in Calabria ad assistere al parto di una giovenca, alla lavorazione del formaggio e della ginestra, alla vendemmia, all’antico gioco degli astragali (su cui pubblicò un magistrale studio).
Considerava la lingua strumento d’identità di un popolo, ‘bene culturale’ a tutti gli effetti. Ed in questa prospettiva Rohlfs rimosse, in particolare, il disprezzo che, per lungo tempo, aveva ghettizzato la comunità grecanica. Ma soprattutto, in un serrato confronto dialettico con gli studiosi contemporanei che lo avversavano, dimostrò la suggestiva ipotesi della continuità fra le parlate grecaniche dell’Aspromonte e del Salento con l’arrivo in Calabria dei primi colonizzatori greci.