La Conservazione della Fotografia in Italia. Cenni Storici e Considerazioni Alessandra Morelli - Restauratore di Beni Culturali Vice Presidente dell’Associazione Restauratori Senza Frontiere Italia

Editoriali

La conservazione della fotografia è argomento recente in Italia, se ne inizia a parlare solo a metà degli anni ’80 del secolo scorso, il tema era stato affrontato qualche decennio prima negli Stati Uniti d’America e in Francia. È la regione Emilia Romagna che per prima nel 1986 recepisce la metodologia di restauro dagli istituti francesi Centre de Recherche sur la Conservation des Documents Graphiques (CRCDG), dal Service de Reprographie au Centre de Documentation du CNRS, e l’Atelier de Restauration de Photographies de la Ville de Paris. Tale approccio metodologico, affiancato al know-how tutto italiano della teoria brandiana il cui elevato profilo tecnico-scientifico affronta già da cinquant’anni all’interno dell’ICR – Istituto Centrale del Restauro di Roma le problematiche di conservazione dei beni culturali, viene divulgato in primis da questa regione, che ne esprime l’interesse scientifico organizzando corsi universitari, seminari e workshop privati.