Memoria e Territorio

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memoriaeterritorioLa fotografia per recuperare le opere e i giorni delle comunità

La mostra multimediale “Memoria e territorio” rientra nel novero delle attività del Gal Serre Calabresi Alta Locride finalizzate a mettere in risalto gli elementi di primario rilievo presenti sul territorio, per far riappropriare le comunità del valore delle vicende storiche dell’area.
Il territorio del Gal si estende sul versante ionico della Calabria e comprende 42 comuni fra le provincie di Catanzaro e di Reggio Calabria. Occorre operare con forza per far comprendere appieno – soprattutto agli abitanti di questo ambito – la realtà del mondo rurale, essendo consapevoli del percorso storico effettuato e dei valori dell’ambiente storico e del paesaggio.
Il Gal ha operato nell’ambito di attuazione del Piano di Sviluppo Locale “Terrae Nostrae” per portare in evidenza gli elementi emergenti e il loro ruolo nel contesto della valorizzazione del territorio. Grande attenzione è stata data alla documentazione dell’edilizia rurale di tradizione storica, degli impianti colturali, del sistema infrastrutturale delle aree rurali.

Nel contempo, è stata condotta un’azione per favorire la continua partecipazione delle comunità ai processi decisionali, in sintonia con le raccomandazioni della Commissione europea che indica tale attività come un “imperativo democratico”. Il coinvolgimento sociale è tema fondamentale per la governance territoriale e concerne la necessità di tenere in considerazione una pluralità di attori se si intende perseguire un modello di sviluppo equo e per il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità. Fra questi, le comunità locali e le fasce più giovani rivestono priorità per l’opera di conoscenza e sensibilizzazione.
In tale direzione si muove il lavoro di raccolta e documentazione, curato da Antonio Panzarella, che rappresenta un piacevolissimo viaggio alla ricerca del tempo perduto ed in qualche modo recuperato grazie proprio a queste fotografie un po’ sbiadite e dai toni giallo-seppia opera il più delle volte di maestri dell’arte fotografica, come Ilario Daniele di Catanzaro, Umberto Celia di San Vito, Vincenzo Fulciniti di Palermiti, Amedeo Cogoni di Cortale, Luigi Bianconi di Reggio Calabria, Gerhard Rohlfs tedesco, ma anche di oscuri artigiani di provincia, grazie ai quali “rivediamo” il lavoro contadino, i riti religiosi, i ritratti, i costumi della festa e di lavoro delle donne, famiglie della borghesia di tanti anni fa. Ma le splendide immagini “ritrovate” sono anche un documento unico e irripetibile che consentirà con forza unica di riavvicinare le persone alla propria storia e ai propri valori, spesso incompresi, offesi, dimenticati. Più di tante lezioni e di confronti, queste immagini diventano lo strumento ideale per riprendere il percorso delle comunità locali, evitando le fratture – che purtroppo registriamo – fra le generazioni.

Renato Puntieri – Presidente GAL Serre calabresi Alta Locride